Regia: Patricia Riggen
Sceneggiatura: Ligiah Villalobos
Fotografia: Checco Varese
Musiche: Carlo Siliotto
Montaggio: Aleshka Ferrero
Interpreti: America Ferrera (Marta, la sorella), Kate del Castillo (Rosario), Jesse Garcia (David), Adrian Alonso (Carlitos), Maya Zapata (Alicia), María Rojo (Reyna), Isaac Bravo (Chito), Angelina Peláez (la nonna), Gabriel Porras (Paco), Ernesto D'Alessio (Oscar).
Produzione: Creando Films
Anno di edizione: 2009
Origine : Messico, USA
Durata: 109’.
Analisi delle sequenze
1) L’incubo della madre
La prima immagine del film è quella della luna che immobile e distante sembra osservare cosa succede sulla terra: un gruppo di uomini e donne nuotano in un fiume alla disperata ricerca di un riparo. Il rumore che essi fanno nell’acqua, il loro respiro affannato è bruscamente interrotto da un sibilo e da una luce accecante: è arrivata la polizia. Due donne si nascondono, altri vengono violentemente fermati dai poliziotti.
Nel prologo del film la regista si immerge con i suoi personaggi nel fiume, ne inquadra i volti, coglie i dettagli dei corpi sott’acqua, ne racconta l’affanno. Il senso di incertezza è accentuato dall’uso della macchina a mano che compone inquadrature “mosse” e segue gli attori nel disperato tentativo di sottrarsi ai gendarmi. Anche il sonoro gioca un ruolo importante: la luce e il rumore che segna l’arrivo delle forze dell’ordine squarcia il buio e si fa racconto. Racconto di un pestaggio, di una violenta cattura, “Benvenuti in America” urla qualcuno, e questo è il saluto che accoglie gli immigrati clandestini. L’immagine si fa sfuocata e il bianco sovrasta i rumori e le voci.
2) La madre e il figlio
La prima sequenza del film rende comprensibile il racconto frastagliato del prologo e mette in relazione Carlitos con la madre. Mentre cominciano a scorrere i titoli di testa il suono di una sveglia introduce lo spettatore in un’altra dimensione: una giovane donna si sveglia da un terribile incubo. In lei riconosciamo una delle due clandestine che nel prologo si sono nascoste sotto un albero. Le mani di un bambino spengono un’altra sveglia e prendono delle scarpe da tennis. La donna che prima abbiamo visto svegliarsi riordina la camera, dove alle pareti sono appese le foto del bambino che nella scena precedente si è svegliato. Il bambino si lava nel pozzo in cortile. La donna fa colazione. Il bambino prepara la colazione e la porta alla nonna. La madre evidenzia una data sul calendario, dove è scritto “Compleanno Carlitos”. Il bambino evidenzia una data sul calendario dove è scritto “Mamma”. La donna esce di casa. Il bambino esce di casa.
Sebbene il risveglio dei due protagonisti avvenga in luoghi e spazi diversi e lontani geograficamente le loro azioni e i loro gesti sono uniti con il montaggio alternato. Il montaggio alternato è una delle più significative forme di montaggio, messo a punto negli anni venti è ancora utilizzato in molti film. Nello specifico il montaggio alternato ricostruisce un'unica temporalità tra due avvenimenti che si svolgono contemporaneamente ma in luoghi diversi, come in questa sequenza ne La misma luna.
Il luogo dove si colma la distanza tra madre e figlio è una cabina telefonica. Da Los Angeles al Messico, il commovente colloquio tra i due rende partecipi gli spettatori delle difficoltà che i personaggi stanno attraversando. La donna lavora in America, da quattro anni non vede il figlio e il bambino vuole assolutamente raggiungere la madre. La cabina telefonica è anche il luogo dove si materializzano i sogni, e allora vediamo il piccolo Carlitos immaginare la strada, il murales, la pizzeria, l’incrocio delle strade, da cui la madre sta parlando. Fin da ora possiamo anticipare che questo luogo e queste parole saranno importanti per i successivi sviluppi della vicenda.
3) La festa per il compleanno di Carlitos
Carlitos in compagnia dell’amico Chito è felice per il regalo di compleanno che ha ricevuto dalla madre. La festa viene rovinata dall’arrivo di un uomo e di una donna che senza nessuna sensibilità ricordano al bambino il precario stato di salute della nonna e la lontananza della madre, poi vanno oltre. Carlitos conosce da loro la verità sul padre: è figlio illegittimo di un uomo che ora vive a Tucson negli Stati Uniti. In soccorso arriva la nonna che caccia fuori di casa i due, accusandoli di tenere più ai soldi che ogni mese manda a casa Rosario, la madre, che al bambino. Carlitos gioca con gli amici ma è turbato per la verità appena rivelata dal presunto zio. La scena si chiude con il campo controcampo dei volti di Carlitos e della nonna che si guardano.
Anche in questa sequenza la regista utilizza la macchina a mano per sottolineare il concitato dialogo e la confessione che mette in crisi il piccolo protagonista.
4) La nonna e Carlitos
La sera Carlitos e la nonna stanno cenando. Il bambino piange e chiede notizie sul ritorno della madre, poi disperato confessa alla nonna di non voler andare dagli zii. La regista inquadra i due dapprima di spalle, poi alterna i loro primi piani e sottolinea con questa vicinanza al volto, l’angoscia e la disperazione per un futuro che appare carico di incognite. La scena si chiude con la nonna e Carlitos che si abbracciano.
5) Lunedì, Rosario va al lavoro
La madre si alza all’alba per andare al lavoro. Rosario ha ancora bisogno di molti soldi per far arrivare il figlio negli Stati Uniti. L’amica, arrivata dal Messico insieme a lei, consiglia a Rosario di sposare un americano per ottenere la cittadinanza e non avere problemi legali.
La misma luna affronta il delicato tema dell’immigrazione senza indugiare sulla polemica sociale. L’unico affondo viene mediato dalla voce dello speaker radiofonico che ironizza sulla decisione presa dal governatore della California, Schwarzenegger, che ha tentato di contenere il fenomeno dell’immigrazione alla frontiera vietando ai messicani la patente, anche se in regola con i documenti. Questo uso della voce dello speaker è utilizzara dalla regista in modo assai originale: a livello narrativo copre il percorso che Rosario impiega nel tragitto che la porta al lavoro; a livello sonoro unisce la voce off e quella acusmatica. Quando guardiamo un film dobbiamo considerare il sonoro come un gioco di scatole cinesi. La scatola più grande è la colonna sonora, ovvero l’insieme di tutti i suoni presenti in un film: rumori, voci, musica. Ma da dove arrivano tutti questi suoni? Qual è la fonte che li emette? Sono direttamente in scena o provengono da un luogo misterioso? Per cui rispetto alla narrazione occorre, stabilire se un suono è diegetico o extradiegetico. Il suono è diegetico quando appartiene all’universo narrativo del film e chi guarda scorge la sorgente sonora. Nel caso di questa scena di La misma luna il suono è extradiegetico perché è esterno alla narrazione, possiamo intuire che si tratta di una radio, ma nel film non la vediamo. La voce dello speaker è anche acusmatica, perché viene trasmessa senza mostrare la fonte da cui proviene.
6) Lunedì, Carlitos esce da scuola e va al lavoro
Carlitos lavora per Carmen, una donna che procura falsi documenti a chi vuole immigrare negli Stati Uniti. Alcuni vogliono partire, altri si offrono di accompagnare dei bambini all’estero, tra quest’ultimi due fratelli (un ragazzo e una ragazza) vengono allontanati dalla donna perché considerati inesperti per un viaggio tanto pericoloso. Carlitos accompagna i due alla porta, poi prende il loro biglietto da visita. Carmen tratta con durezza gli adulti ma nei confronti del bambino sa essere tenera: si rifiuta di aiutarlo ad espatriare illegalmente, a lei il piccolo confessa di aver risparmiato molti soldi.
7) Martedì, muore la nonna di Carlitos
Carlitos scopre che la nonna è morta. Nonostante la disperazione lascia una lettera a Chito e al Padrino, poi decide di andare a cercare la madre. Per non creare problemi deve arrivare prima di domenica, il consueto giorno della telefonata.
8) Carlitos parte
Carlitos va a cercare i due fratelli conosciuti da Carmen e con loro si avventura verso Los Angeles. Nonostante la drammatica vicenda raccontata il film ha una struttura narrativa che lo avvicina alla favola e al celebre schema di Vladimir Propp. Nelle sequenze 1-6 viene presentato il protagonista, l’ambiente e la situazione in cui vive. Poi nella sequenza 7 Carlitos si allontana da casa e parte per la sua avventura. La 8 possiamo leggerla come una violazione, Carmen ha sempre impedito al ragazzino di oltrepassare il confine come clandestino, ma nonostante questo Carlitos ignora il divieto.
9) La madre lavora come cameriera
La madre lavora come cameriera per una donna dispotica. Il guardiano del residence, Paco, fa la corte a Rosario ma lei non accetta le discrete avanche dell’uomo.
10) Carlitos è in viaggio
Mancano pochi chilometri dalla frontiera e i due fratelli prendono i soldi a Carlitos, poi lo nascondono sotto il sedile della macchina. Come ha previsto Carmen i due sono già in preda al panico e specialmente il fratello ha seri dubbi sulla positivia riuscita del passaggio.
11) Alla frontiera
E’ questo il primo momento difficile che Carlitos affronta: rinchiuso nel suo nascondiglio deve combattere il caldo, la sete e la paura di essere scoperto dagli agenti. I due fratelli arrivano alla frontiera ansiosi per quello che potrà accadere, il bambino ascolta e poi osserva in soggettiva (da un piccolo foro nel sedile) quello che succede all’esterno. La tensione sale al massimo quando vengono fatti scendere dal veicolo e la polizia perquisisce la macchina. Per rendere più coinvolgente questo momento drammatico della vicenda, la regista adotta un principio caro alla suspense: il pubblico conosce qualcosa che i personaggi della vicenda ignorano. Infatti noi spettatori sappiamo dove si trova Carlitos e speriamo che i poliziotti – ignari di questo – non lo trovino. Il tutto è sottolineato da una colonna sonora strumentale che rende ancora più drammatica la situazione.
Nessuno trova il bambino ma i due vengono fermati per non aver pagato, in passato, delle multe. Devono lasciare la macchina e potranno ritirarla solo il giorno dopo. Carlitos chiuso nel veicolo, prega per farsi coraggio .
12) La madre al lavoro
Rosario lavora anche come baby sitter e la sera esce tardi dal lavoro. Paco, il guardiano, la riaccompagna a casa. La donna è preoccupata per il figlio, al telefono lo ha sentito arrabbiato. L’uomo le propone il matrimonio, ma Rosario non accetta.
13) Carlitos esce dall’auto
Di notte Carlitos esce dall’auto e fugge dal parcheggio ma non si accorge di aver perso i soldi. Troviamo un’altra delle funzioni di Propp, l’eore subisce un grave danneggiamento.
14) Rosario guarda la luna
L’apparizione della luna è un simbolo ricorrente che indica lo spazio/tempo della separazione tra madre e figlio; lo specchio su cui si riflettono le loro aspirazioni di riscatto.
15) Mercoledì, Carlitos cerca di prendere l’autobus
Arrivato alla stazione dei bus non gli viene fatto il biglietto perché minorenne, spaventato dall’arrivo di due poliziotti si nasconde nei bagni e si imbatte in un giovane. A lui chiede aiuto per acquistare il biglietto ma subito dopo scopre di aver perso i soldi. La luce metallica che inonda la scena, la panoramica circolare che inquadra Carlitos, raccontano il suo smarrimento in un paese straniero: il calore umano e i colori accesi del Messico sono ormai lontani. Il danno subito con la scomparsa del denaro immettono ora il protagonista nel contesto del racconto vero e proprio.
16) Al parcheggio
La macchina non è più al parcheggio e i soldi sono scomparsi.
17) In macchina
Il giovane uomo è un tossicodipente che tenta di vendere il bambino come mercanzia. Il viaggio dei due in macchina alterna le soggettive di Carlitos che nota il braccio martoriato del guidatore, ad inquadrature che dall’interno dell’auto raccontano di un quartiere malfamato. Quando il bambino deve uscire dall’auto, torna la scelta della macchina a mano, che ancora una volta sottolinea lo stato di crisi in cui si trova Carlitos. Provvidenziale risulta l’incontro con Reyna, una donna messicana capace di tirarlo fuori dai guai.
18) Carmen scopre che Carlitos è andato via da casa
19) Rosario viene licenziata
La bellissima casa tutta bianca diventa lo specchio dell’anima della padrona che licenzia Rosario senza nemmeno pagarle il lavoro che ha fatto. Una clandestina non ha nessun diritto, nemmeno quello di chiedere aiuto alla polizia. Ancora una scena che mostra il contrasto tra povertà e ricchezza attraverso l’uso della fotografia: calda nel povero Messico, fredda e glaciale nella ricca America.
20) Carlitos e Reyna
Reyna ospita a casa sua un gruppo di clandestini messicani.
21) Giovedì, la serra
Uno degli uomini conosciuti da Reyna si offre di accompagnare Carlitos a Los Angles, ma prima deve lavorare. Alla serra anche Carlitos si mette a raccogliere dei pomodori.
22) Rosario cerca un nuovo lavoro
23) Il lavoro alla serra
Il lavoro è faticoso e pericoloso: nessuno deve toccarsi la faccia perché i pomodori sono carichi di pesticidi e questo provoca sulla pelle dolorose escoriazioni. Un’improvvissa retata della polizia mette in fuga i clandestini. Carlitos si nasconde e perde il contatto con l’uomo che doveva portarlo a Los Angeles.
24) Rosario cerca un nuovo lavoro
25) Carlitos ed Enrique
Carlitos esce dal nascondiglio ma tutti sono fuggiti, con lui è rimasto Enrique, un clandestino come lui. L’uomo non vuole aiutare Carlitos. Il bambino non si arrende e lo segue.
26) I musicisti
I due vengono presi a bordo di un furgone, all’interno conoscono un gruppo di musicisti che vanno a suonare a Tucson. Il complesso canta in onore di Carlitos.
27) Tucson
Arrivati a Tucson, Enrique allontana da sé Carlitos, ma poi cambia idea quando si accorge che un gruppo di “bulli” vuole rubare lo zaino al bambino. L’uomo consiglia a Carlitos di andare alla polizia per farsi rimandare a casa, ma lui non si arrende: deciso e ostinato va a cercare lavoro in un bar.
28) Il lavoro
In un bar gestito da un indiano Carlitos trova lavoro per sé e per Enrique. Il “contratto” prevede due giorni di paga, vitto e alloggio. Il piccolo protagonista ha così trovato una sorta di “mezzo magico” per continuare il suo viaggio verso Los Angeles.
29) Rosario vuole tornare a casa
Rosario non trova lavoro e vuole tornare dal figlio. Arriva Paco e l’amica consiglia a Rosario di sposarlo.
30) Carlitos al lavoro
31) Carlitos guarda la luna
Carlitos guarda la luna, poi si volta e vede (sogna) la mamma sdraiata accanto a lui nel letto. Le lacrime di Carlitos restituiscono al protagonista tutta la vulnerabilità di un bambino di nove che viaggia da solo in un mondo ostile con un unico scopo: ritrovare la madre. Una scena commovente, una pausa nella descrizione del protagonista che fino ad ora abbiamo sempre visto come deciso, coraggioso e ostinato. Il piccolo racconta ad Enrique che il padre vive a Tucson. L’uomo consiglia a Carlitos di cercare il padre
Schermo al nero
32) Venerdì, Carlitos incontra il padre
L’incontro tra i due in uno spazio anonimo come un fast food ha un tono provvisorio e freddo, come il rapporto che il padre instaura con il figlio: lo vede per la prima volta dopo nove anni e non accenna nemmeno ad una carezza. Le sue sono frasi di circostanza a cui Carlitos risponde con determinata innocenza, significativo è il dialogo sulla lontananza della madre: “Rosario ti ha lasciato solo da quattro anni” e il piccolo, “Mai quanto te”. Nel film i luoghi sono importanti, alla calda accoglienza del bar, dove degli sconosciuti hanno accolto con affetto il bambino, fa ora riscontro la gelida atmosfera del fast food. Carlitos convince il padre a farsi accompagnare a Los Angeles, poi alla fine del pranzo è il piccolo a pagare il conto.
33) Rosario tra due giorni sposerà Paco
34) A Tucson Carlitos aspetta l’arrivo del padre
Il padre non va a prendere Carlitos. Il piccolo è disperato e si sente abbandonato dai genitori.
35) Il viaggio in autobus
Enrique accompagna Carlitos a Los Angeles. Durante il viaggio in autobus il bambino si lamenta per la lontananza della madre ed Enrique si arrabbia. In modo deciso prova a far capire al piccolo le difficoltà che incontrano in America i lavoratori immigrati, le stesse che ha avuto lui nei giorni passati. Il buio della notte, i due personaggi illuminati da una tenue luce di taglio e ripresi nella stessa inquadratura segnano un ulteriore passo avanti nel rapporto tra i due personaggi: Enrique è diventato una sorta di fratello maggiore, o aiutante magico, di Carlitos.
36) Sabato, Los Angeles
Enrique e il piccolo sono arrivati a Los Angeles ma l’indirizzo non corrisponde alla casa della madre ma a quello di un ufficio postale. Carlitos, dopo un primo momento di smarrimento, si ricorda della cabina telefonica, dei negozi che la circondano, così i due continuano il loro picaresco viaggio on the road nell’immensa città americana.
37) La ricerca della cabina telefonica
L’uomo e il bambino cercano per tutto il giorno la cabina. Lungo una strada non si accorgono della presenza di Rosario e la donna non vede i due.
38) Il matrimonio
E’ tutto pronto per il matrimonio ma Rosario confessa a Paco che non vuole sposarlo perché ha intenzione di tornare a casa dal figlio.
39) Carmen trova la scatola di Carlitos
Carmen trova l’indirizzo del lavoro della madre di Carlitos e telefona alla signora Mckenzie.
40) La telefonata
Rosario non ha sposato Paco perché non lo ama. I due stanno ballando quando arriva la signora Mckenzie e lo sguardo di Rosario si fa improvvisamente preoccupato. Carmen per telefono la informa che la madre è morta e Carlitos è scomparso.
41) Carlitos ed Enrique dormono in strada
Carlitos confessa ad Enrique che si sbagliava sul conto della madre, poi regala all’uomo la sua pallina giocattolo. I due sono finalmente amici ed Enrique stringe la mano al piccolo.
42) Rosario decide di tornare in Messico
43) Domenica, Rosario parte
Rosario prende la corriera per El Paso, alla stazione saluta con affetto Paco.
44) Carlitos ed Enrique si svegliano
Enrique si sveglia e si allontana dalla panchina. Arriva una macchina della polizia e sveglia Carlitos, i poliziotti stanno per prenderlo quando Enrique corre in suo soccorso. Aggredisce gli agenti, si fa arrestare e permette al bambino di fuggire.
45) Carlitos arriva alla cabina del telefono
Carlitos fugge e per caso arriva alla cabina del telefono, poco dopo incontra la madre. Arrivati alla meta, i loro sguardi s’incrociano mentre rimangono separati, nel lato di una strada, da un semaforo.
Leggi la critica di Giancarlo Zappoli
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Analisi del film
Sceneggiatura: Ligiah Villalobos
Fotografia: Checco Varese
Musiche: Carlo Siliotto
Montaggio: Aleshka Ferrero
Interpreti: America Ferrera (Marta, la sorella), Kate del Castillo (Rosario), Jesse Garcia (David), Adrian Alonso (Carlitos), Maya Zapata (Alicia), María Rojo (Reyna), Isaac Bravo (Chito), Angelina Peláez (la nonna), Gabriel Porras (Paco), Ernesto D'Alessio (Oscar).
Produzione: Creando Films
Anno di edizione: 2009
Origine : Messico, USA
Durata: 109’.
Analisi delle sequenze
1) L’incubo della madre
La prima immagine del film è quella della luna che immobile e distante sembra osservare cosa succede sulla terra: un gruppo di uomini e donne nuotano in un fiume alla disperata ricerca di un riparo. Il rumore che essi fanno nell’acqua, il loro respiro affannato è bruscamente interrotto da un sibilo e da una luce accecante: è arrivata la polizia. Due donne si nascondono, altri vengono violentemente fermati dai poliziotti.
Nel prologo del film la regista si immerge con i suoi personaggi nel fiume, ne inquadra i volti, coglie i dettagli dei corpi sott’acqua, ne racconta l’affanno. Il senso di incertezza è accentuato dall’uso della macchina a mano che compone inquadrature “mosse” e segue gli attori nel disperato tentativo di sottrarsi ai gendarmi. Anche il sonoro gioca un ruolo importante: la luce e il rumore che segna l’arrivo delle forze dell’ordine squarcia il buio e si fa racconto. Racconto di un pestaggio, di una violenta cattura, “Benvenuti in America” urla qualcuno, e questo è il saluto che accoglie gli immigrati clandestini. L’immagine si fa sfuocata e il bianco sovrasta i rumori e le voci.
2) La madre e il figlio
La prima sequenza del film rende comprensibile il racconto frastagliato del prologo e mette in relazione Carlitos con la madre. Mentre cominciano a scorrere i titoli di testa il suono di una sveglia introduce lo spettatore in un’altra dimensione: una giovane donna si sveglia da un terribile incubo. In lei riconosciamo una delle due clandestine che nel prologo si sono nascoste sotto un albero. Le mani di un bambino spengono un’altra sveglia e prendono delle scarpe da tennis. La donna che prima abbiamo visto svegliarsi riordina la camera, dove alle pareti sono appese le foto del bambino che nella scena precedente si è svegliato. Il bambino si lava nel pozzo in cortile. La donna fa colazione. Il bambino prepara la colazione e la porta alla nonna. La madre evidenzia una data sul calendario, dove è scritto “Compleanno Carlitos”. Il bambino evidenzia una data sul calendario dove è scritto “Mamma”. La donna esce di casa. Il bambino esce di casa.
Sebbene il risveglio dei due protagonisti avvenga in luoghi e spazi diversi e lontani geograficamente le loro azioni e i loro gesti sono uniti con il montaggio alternato. Il montaggio alternato è una delle più significative forme di montaggio, messo a punto negli anni venti è ancora utilizzato in molti film. Nello specifico il montaggio alternato ricostruisce un'unica temporalità tra due avvenimenti che si svolgono contemporaneamente ma in luoghi diversi, come in questa sequenza ne La misma luna.
Il luogo dove si colma la distanza tra madre e figlio è una cabina telefonica. Da Los Angeles al Messico, il commovente colloquio tra i due rende partecipi gli spettatori delle difficoltà che i personaggi stanno attraversando. La donna lavora in America, da quattro anni non vede il figlio e il bambino vuole assolutamente raggiungere la madre. La cabina telefonica è anche il luogo dove si materializzano i sogni, e allora vediamo il piccolo Carlitos immaginare la strada, il murales, la pizzeria, l’incrocio delle strade, da cui la madre sta parlando. Fin da ora possiamo anticipare che questo luogo e queste parole saranno importanti per i successivi sviluppi della vicenda.
3) La festa per il compleanno di Carlitos
Carlitos in compagnia dell’amico Chito è felice per il regalo di compleanno che ha ricevuto dalla madre. La festa viene rovinata dall’arrivo di un uomo e di una donna che senza nessuna sensibilità ricordano al bambino il precario stato di salute della nonna e la lontananza della madre, poi vanno oltre. Carlitos conosce da loro la verità sul padre: è figlio illegittimo di un uomo che ora vive a Tucson negli Stati Uniti. In soccorso arriva la nonna che caccia fuori di casa i due, accusandoli di tenere più ai soldi che ogni mese manda a casa Rosario, la madre, che al bambino. Carlitos gioca con gli amici ma è turbato per la verità appena rivelata dal presunto zio. La scena si chiude con il campo controcampo dei volti di Carlitos e della nonna che si guardano.
Anche in questa sequenza la regista utilizza la macchina a mano per sottolineare il concitato dialogo e la confessione che mette in crisi il piccolo protagonista.
4) La nonna e Carlitos
La sera Carlitos e la nonna stanno cenando. Il bambino piange e chiede notizie sul ritorno della madre, poi disperato confessa alla nonna di non voler andare dagli zii. La regista inquadra i due dapprima di spalle, poi alterna i loro primi piani e sottolinea con questa vicinanza al volto, l’angoscia e la disperazione per un futuro che appare carico di incognite. La scena si chiude con la nonna e Carlitos che si abbracciano.
5) Lunedì, Rosario va al lavoro
La madre si alza all’alba per andare al lavoro. Rosario ha ancora bisogno di molti soldi per far arrivare il figlio negli Stati Uniti. L’amica, arrivata dal Messico insieme a lei, consiglia a Rosario di sposare un americano per ottenere la cittadinanza e non avere problemi legali.
La misma luna affronta il delicato tema dell’immigrazione senza indugiare sulla polemica sociale. L’unico affondo viene mediato dalla voce dello speaker radiofonico che ironizza sulla decisione presa dal governatore della California, Schwarzenegger, che ha tentato di contenere il fenomeno dell’immigrazione alla frontiera vietando ai messicani la patente, anche se in regola con i documenti. Questo uso della voce dello speaker è utilizzara dalla regista in modo assai originale: a livello narrativo copre il percorso che Rosario impiega nel tragitto che la porta al lavoro; a livello sonoro unisce la voce off e quella acusmatica. Quando guardiamo un film dobbiamo considerare il sonoro come un gioco di scatole cinesi. La scatola più grande è la colonna sonora, ovvero l’insieme di tutti i suoni presenti in un film: rumori, voci, musica. Ma da dove arrivano tutti questi suoni? Qual è la fonte che li emette? Sono direttamente in scena o provengono da un luogo misterioso? Per cui rispetto alla narrazione occorre, stabilire se un suono è diegetico o extradiegetico. Il suono è diegetico quando appartiene all’universo narrativo del film e chi guarda scorge la sorgente sonora. Nel caso di questa scena di La misma luna il suono è extradiegetico perché è esterno alla narrazione, possiamo intuire che si tratta di una radio, ma nel film non la vediamo. La voce dello speaker è anche acusmatica, perché viene trasmessa senza mostrare la fonte da cui proviene.
6) Lunedì, Carlitos esce da scuola e va al lavoro
Carlitos lavora per Carmen, una donna che procura falsi documenti a chi vuole immigrare negli Stati Uniti. Alcuni vogliono partire, altri si offrono di accompagnare dei bambini all’estero, tra quest’ultimi due fratelli (un ragazzo e una ragazza) vengono allontanati dalla donna perché considerati inesperti per un viaggio tanto pericoloso. Carlitos accompagna i due alla porta, poi prende il loro biglietto da visita. Carmen tratta con durezza gli adulti ma nei confronti del bambino sa essere tenera: si rifiuta di aiutarlo ad espatriare illegalmente, a lei il piccolo confessa di aver risparmiato molti soldi.
7) Martedì, muore la nonna di Carlitos
Carlitos scopre che la nonna è morta. Nonostante la disperazione lascia una lettera a Chito e al Padrino, poi decide di andare a cercare la madre. Per non creare problemi deve arrivare prima di domenica, il consueto giorno della telefonata.
8) Carlitos parte
Carlitos va a cercare i due fratelli conosciuti da Carmen e con loro si avventura verso Los Angeles. Nonostante la drammatica vicenda raccontata il film ha una struttura narrativa che lo avvicina alla favola e al celebre schema di Vladimir Propp. Nelle sequenze 1-6 viene presentato il protagonista, l’ambiente e la situazione in cui vive. Poi nella sequenza 7 Carlitos si allontana da casa e parte per la sua avventura. La 8 possiamo leggerla come una violazione, Carmen ha sempre impedito al ragazzino di oltrepassare il confine come clandestino, ma nonostante questo Carlitos ignora il divieto.
9) La madre lavora come cameriera
La madre lavora come cameriera per una donna dispotica. Il guardiano del residence, Paco, fa la corte a Rosario ma lei non accetta le discrete avanche dell’uomo.
10) Carlitos è in viaggio
Mancano pochi chilometri dalla frontiera e i due fratelli prendono i soldi a Carlitos, poi lo nascondono sotto il sedile della macchina. Come ha previsto Carmen i due sono già in preda al panico e specialmente il fratello ha seri dubbi sulla positivia riuscita del passaggio.
11) Alla frontiera
E’ questo il primo momento difficile che Carlitos affronta: rinchiuso nel suo nascondiglio deve combattere il caldo, la sete e la paura di essere scoperto dagli agenti. I due fratelli arrivano alla frontiera ansiosi per quello che potrà accadere, il bambino ascolta e poi osserva in soggettiva (da un piccolo foro nel sedile) quello che succede all’esterno. La tensione sale al massimo quando vengono fatti scendere dal veicolo e la polizia perquisisce la macchina. Per rendere più coinvolgente questo momento drammatico della vicenda, la regista adotta un principio caro alla suspense: il pubblico conosce qualcosa che i personaggi della vicenda ignorano. Infatti noi spettatori sappiamo dove si trova Carlitos e speriamo che i poliziotti – ignari di questo – non lo trovino. Il tutto è sottolineato da una colonna sonora strumentale che rende ancora più drammatica la situazione.
Nessuno trova il bambino ma i due vengono fermati per non aver pagato, in passato, delle multe. Devono lasciare la macchina e potranno ritirarla solo il giorno dopo. Carlitos chiuso nel veicolo, prega per farsi coraggio .
12) La madre al lavoro
Rosario lavora anche come baby sitter e la sera esce tardi dal lavoro. Paco, il guardiano, la riaccompagna a casa. La donna è preoccupata per il figlio, al telefono lo ha sentito arrabbiato. L’uomo le propone il matrimonio, ma Rosario non accetta.
13) Carlitos esce dall’auto
Di notte Carlitos esce dall’auto e fugge dal parcheggio ma non si accorge di aver perso i soldi. Troviamo un’altra delle funzioni di Propp, l’eore subisce un grave danneggiamento.
14) Rosario guarda la luna
L’apparizione della luna è un simbolo ricorrente che indica lo spazio/tempo della separazione tra madre e figlio; lo specchio su cui si riflettono le loro aspirazioni di riscatto.
15) Mercoledì, Carlitos cerca di prendere l’autobus
Arrivato alla stazione dei bus non gli viene fatto il biglietto perché minorenne, spaventato dall’arrivo di due poliziotti si nasconde nei bagni e si imbatte in un giovane. A lui chiede aiuto per acquistare il biglietto ma subito dopo scopre di aver perso i soldi. La luce metallica che inonda la scena, la panoramica circolare che inquadra Carlitos, raccontano il suo smarrimento in un paese straniero: il calore umano e i colori accesi del Messico sono ormai lontani. Il danno subito con la scomparsa del denaro immettono ora il protagonista nel contesto del racconto vero e proprio.
16) Al parcheggio
La macchina non è più al parcheggio e i soldi sono scomparsi.
17) In macchina
Il giovane uomo è un tossicodipente che tenta di vendere il bambino come mercanzia. Il viaggio dei due in macchina alterna le soggettive di Carlitos che nota il braccio martoriato del guidatore, ad inquadrature che dall’interno dell’auto raccontano di un quartiere malfamato. Quando il bambino deve uscire dall’auto, torna la scelta della macchina a mano, che ancora una volta sottolinea lo stato di crisi in cui si trova Carlitos. Provvidenziale risulta l’incontro con Reyna, una donna messicana capace di tirarlo fuori dai guai.
18) Carmen scopre che Carlitos è andato via da casa
19) Rosario viene licenziata
La bellissima casa tutta bianca diventa lo specchio dell’anima della padrona che licenzia Rosario senza nemmeno pagarle il lavoro che ha fatto. Una clandestina non ha nessun diritto, nemmeno quello di chiedere aiuto alla polizia. Ancora una scena che mostra il contrasto tra povertà e ricchezza attraverso l’uso della fotografia: calda nel povero Messico, fredda e glaciale nella ricca America.
20) Carlitos e Reyna
Reyna ospita a casa sua un gruppo di clandestini messicani.
21) Giovedì, la serra
Uno degli uomini conosciuti da Reyna si offre di accompagnare Carlitos a Los Angles, ma prima deve lavorare. Alla serra anche Carlitos si mette a raccogliere dei pomodori.
22) Rosario cerca un nuovo lavoro
23) Il lavoro alla serra
Il lavoro è faticoso e pericoloso: nessuno deve toccarsi la faccia perché i pomodori sono carichi di pesticidi e questo provoca sulla pelle dolorose escoriazioni. Un’improvvissa retata della polizia mette in fuga i clandestini. Carlitos si nasconde e perde il contatto con l’uomo che doveva portarlo a Los Angeles.
24) Rosario cerca un nuovo lavoro
25) Carlitos ed Enrique
Carlitos esce dal nascondiglio ma tutti sono fuggiti, con lui è rimasto Enrique, un clandestino come lui. L’uomo non vuole aiutare Carlitos. Il bambino non si arrende e lo segue.
26) I musicisti
I due vengono presi a bordo di un furgone, all’interno conoscono un gruppo di musicisti che vanno a suonare a Tucson. Il complesso canta in onore di Carlitos.
27) Tucson
Arrivati a Tucson, Enrique allontana da sé Carlitos, ma poi cambia idea quando si accorge che un gruppo di “bulli” vuole rubare lo zaino al bambino. L’uomo consiglia a Carlitos di andare alla polizia per farsi rimandare a casa, ma lui non si arrende: deciso e ostinato va a cercare lavoro in un bar.
28) Il lavoro
In un bar gestito da un indiano Carlitos trova lavoro per sé e per Enrique. Il “contratto” prevede due giorni di paga, vitto e alloggio. Il piccolo protagonista ha così trovato una sorta di “mezzo magico” per continuare il suo viaggio verso Los Angeles.
29) Rosario vuole tornare a casa
Rosario non trova lavoro e vuole tornare dal figlio. Arriva Paco e l’amica consiglia a Rosario di sposarlo.
30) Carlitos al lavoro
31) Carlitos guarda la luna
Carlitos guarda la luna, poi si volta e vede (sogna) la mamma sdraiata accanto a lui nel letto. Le lacrime di Carlitos restituiscono al protagonista tutta la vulnerabilità di un bambino di nove che viaggia da solo in un mondo ostile con un unico scopo: ritrovare la madre. Una scena commovente, una pausa nella descrizione del protagonista che fino ad ora abbiamo sempre visto come deciso, coraggioso e ostinato. Il piccolo racconta ad Enrique che il padre vive a Tucson. L’uomo consiglia a Carlitos di cercare il padre
Schermo al nero
32) Venerdì, Carlitos incontra il padre
L’incontro tra i due in uno spazio anonimo come un fast food ha un tono provvisorio e freddo, come il rapporto che il padre instaura con il figlio: lo vede per la prima volta dopo nove anni e non accenna nemmeno ad una carezza. Le sue sono frasi di circostanza a cui Carlitos risponde con determinata innocenza, significativo è il dialogo sulla lontananza della madre: “Rosario ti ha lasciato solo da quattro anni” e il piccolo, “Mai quanto te”. Nel film i luoghi sono importanti, alla calda accoglienza del bar, dove degli sconosciuti hanno accolto con affetto il bambino, fa ora riscontro la gelida atmosfera del fast food. Carlitos convince il padre a farsi accompagnare a Los Angeles, poi alla fine del pranzo è il piccolo a pagare il conto.
33) Rosario tra due giorni sposerà Paco
34) A Tucson Carlitos aspetta l’arrivo del padre
Il padre non va a prendere Carlitos. Il piccolo è disperato e si sente abbandonato dai genitori.
35) Il viaggio in autobus
Enrique accompagna Carlitos a Los Angeles. Durante il viaggio in autobus il bambino si lamenta per la lontananza della madre ed Enrique si arrabbia. In modo deciso prova a far capire al piccolo le difficoltà che incontrano in America i lavoratori immigrati, le stesse che ha avuto lui nei giorni passati. Il buio della notte, i due personaggi illuminati da una tenue luce di taglio e ripresi nella stessa inquadratura segnano un ulteriore passo avanti nel rapporto tra i due personaggi: Enrique è diventato una sorta di fratello maggiore, o aiutante magico, di Carlitos.
36) Sabato, Los Angeles
Enrique e il piccolo sono arrivati a Los Angeles ma l’indirizzo non corrisponde alla casa della madre ma a quello di un ufficio postale. Carlitos, dopo un primo momento di smarrimento, si ricorda della cabina telefonica, dei negozi che la circondano, così i due continuano il loro picaresco viaggio on the road nell’immensa città americana.
37) La ricerca della cabina telefonica
L’uomo e il bambino cercano per tutto il giorno la cabina. Lungo una strada non si accorgono della presenza di Rosario e la donna non vede i due.
38) Il matrimonio
E’ tutto pronto per il matrimonio ma Rosario confessa a Paco che non vuole sposarlo perché ha intenzione di tornare a casa dal figlio.
39) Carmen trova la scatola di Carlitos
Carmen trova l’indirizzo del lavoro della madre di Carlitos e telefona alla signora Mckenzie.
40) La telefonata
Rosario non ha sposato Paco perché non lo ama. I due stanno ballando quando arriva la signora Mckenzie e lo sguardo di Rosario si fa improvvisamente preoccupato. Carmen per telefono la informa che la madre è morta e Carlitos è scomparso.
41) Carlitos ed Enrique dormono in strada
Carlitos confessa ad Enrique che si sbagliava sul conto della madre, poi regala all’uomo la sua pallina giocattolo. I due sono finalmente amici ed Enrique stringe la mano al piccolo.
42) Rosario decide di tornare in Messico
43) Domenica, Rosario parte
Rosario prende la corriera per El Paso, alla stazione saluta con affetto Paco.
44) Carlitos ed Enrique si svegliano
Enrique si sveglia e si allontana dalla panchina. Arriva una macchina della polizia e sveglia Carlitos, i poliziotti stanno per prenderlo quando Enrique corre in suo soccorso. Aggredisce gli agenti, si fa arrestare e permette al bambino di fuggire.
45) Carlitos arriva alla cabina del telefono
Carlitos fugge e per caso arriva alla cabina del telefono, poco dopo incontra la madre. Arrivati alla meta, i loro sguardi s’incrociano mentre rimangono separati, nel lato di una strada, da un semaforo.
Leggi la critica di Giancarlo Zappoli
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