giovedì 24 settembre 2009

UN PONTE PER TERABITHIA


Un film di Gabor Csupo
Soggetto: dal romanzo omonimo di Katherine Paterson
Sceneggiatura: David Paterson, Jeff Stockwell
Fotografia: Michael Chapman
Musica: Aaron Zigman
Montaggio: John Gilbert
Scenografia: Robert Gillies
Costumi: Barbara Darragh
Effetti Speciali: Film Effects Co. Ltd
Interpreti: Josh Hutcherson (Jess), AnnaSophia Robb (Leslie), Bailee Madison (May Belle), Zooey Deschanel (Sig.na Edmunds), Robert Patrick (il padre di Jess), Lauren Clinton (Janice), Jen Wolfe (Prof.ssa Myers).
Produzione: Hal Lieberman Company
Origine: USA
Anno di edizione: 2007
Durata: 94’

Sinossi
Un ragazzo e una ragazza si conoscono a scuola, lei batte lui in una gara di corsa, si detestano ma poi diventano amici, trovando reciproco sostegno contro le prepotenze e l'isolamento di cui sono vittime in classe. Lui ama disegnare. Lei ama raccontare storie fantastiche e magiche. Insieme, i bambini creano l'immaginario e segreto regno di Terabithia di cui si promuovono sovrani, un luogo nascosto nei boschi dietro la casa. Per raggiungerlo, occorre traversare il fiume con una corda. Per amarlo, bisogna trascorrervi ore avventurose. Quando tragedia e sofferenza sembrano sconvolgere la vita, quel regno della fantasia rimane l'unico posto dove rifugiarsi e trovare conforto.

ANALISI DEL FILM

1) Mentre scorrono i titoli di testa Jess disegna e poi fa una corsa intorno a casa

Nel 1976 la scrittrice Katherine Paterson, in seguito alla tragica morte di una cara amica di suo figlio David, ha scritto Un Ponte per Terabithia per cercare di aiutare il ragazzo a superare il lutto subito in giovane età. Katherine all’inizio voleva pubblicare una serie di fiabe per bambini, ma poi ha scritto un romanzo con al centro un universo incantato, popolato da creature mitologiche, che si fronteggiano in battaglie epiche tra il bene e il male. Il libro uscito nel 1977 ha vinto il Premio Newbery Medal. Un Ponte per Terabithia è stato pubblicato in tutto il mondo ed è diventato uno dei testi scolastici più utilizzati nelle scuole americane. Il regista Gabor Csupo inserisce fin dai titoli di testa, con i disegni fatti da Jess, un accenno a quel mondo fantastico che poi verrà sviluppato all’interno del film.

2) La colazione
Subito viene presentata la familiglia di Jess e l’universo in cui si muove il protagonista non è dei più rassicuranti: la madre non ha i soldi per comprare delle scarpe nuove e il ragazzo deve indossare quelle della sorella. Le proteste di Jess scivolano nell’indifferenza generale: le sorelle continuano a litigare, il padre non sa rassicurarlo e la madre ha parole tenere solo per i due figli più piccoli.

3) Jess colora le scarpe
Le scarpe della sorella presentano delle imbarazzanti strisce rosa che Jess prova a coprire con un pennarello. Putroppo mentre aziona la pompa dell’acqua si bagna e l’improvvisata copertura delle strisce comincia a svanire.

4) A bordo dello scuolabus
A bordo dello scuolabus la situazione non è delle migliori e Jess viene aggredito dalla bulla Janice che lo apostrofa come povero zappaterra. La sorellina May Belle chiede notizie di una terribile professoressa.

5) Il primo giorno di scuola
La scena si apre con il dettaglio della bocca dell’insegnante che “detta” alcune delle regole da applicare nel nuovo anno scolastico: niente chiacchere, niente gomma, niente apparecchi elettronici e niente compiti scaricati da Internet. Per Jess continuano le vessazioni: i compagni di scuola lo prendono in giro per le sue nuove scarpe. Per sua fortuna l’improvviso arrivo di Leslie, una nuova compagna di scuola, distrae gli altri ragazzi che smettono di apostrofare Jess. Fin da queste prime scene è evidente che l’universo entro cui si muove Jess non è dei più rassicuranti: né la famiglia né la scuola sembrano in grado di proteggerlo ed ascoltarlo. Per difendersi da questo mondo ostile il protagonista sceglie la strada del silenzio e vive in disparte la sua difficile condizione.

6) Leslie e Janice
Durante l’intervallo Leslie si avvicina al bagno ma se vuole entrare deve pagare un dollaro a Janice. Leslie viene presentata come una ragazzina sveglia e furba che prova con un tranello ad aggirare la violenta Janice. Fallisce ma almeno ha tentato di opporsi alla prepotente ragazzina e lo ha fatto accennando a quei Troll che poi saranno importanti nel successivo sviluppo narrativo.

7) La gara
La regia con un sapiente uso di carrellate che inquadrano i ragazzi, alternate con le immagini degli amici che incitano i concorrenti, racconta anche in questa circostanza la solitudine di Jess che viene spronato solo dalla sorellina May Belle. Poi la gara si fa più serrata, Jess riesce a superare gli altri e il momento viene enfatizzato da un sapiente uso del rallenty che finalmente coglie Jess sorridente. Un attimo di sospensione e poi l’improvviso arrivo di Leslie fa sprofondare di nuovo Jess nella disperazione. Come abbiamo scoperto fin dall’inizio del film e come abbiamo visto nelle immagini della gara, Jess ha riposto molte speranze in questa corsa che sperava di vincere per riuscire a “farsi notare” dagli altri. Ora questa sconfitta brucia più di ogni altra e non gli fa accettare il gesto galante di Leslie, che  comunque va a complimentarsi con lui.

8) Leslie abita vicino a Jess

9) La vita in famiglia

Ancora l’emarginazionedi cui soffre Jess viene sottolineata in questo “quadretto di vita familiare”: il padre non sa capire il suo disappunto quando la sorellina ha frugato tra le sue cose e lo spedisce a gettare la spazzatura. A Jess non resta che osservare da lontano il genitore mentre insegna alla piccina a coltivare i fiori.

10) La lezione di musica
Entra in scena un altro personaggio importante: la giovane e bella signorina Edmunds, l’insegnante di musica. Il suo modo di porsi di fronte alla scolaresca appare subito diverso da quello degli altri professori e i ragazzi sembrano catturati dalle sue proposte musicali. In particolare Jess la guarda con infinita ammirazione e il particolare non sfugge a Leslie.

11) Lo scuolabus
Le note della canzone suonata in classe accompagnano i ragazzi sullo scuolabus, dove la tensione tra i due si stempera quando Leslie offre a Jess un chewing gum. Nell’universo chiuso del piccolo autobus, regno delle prepotenze dei bulli dove è in gioco la sopravvivenza sociale, i due iniziano a diventare amici.

12) A casa
Jess ascolta in televisione la stessa canzone suonata in classe mentre le sorelle litigano, in un angolo i genitori di Jess continuano a parlare della mancanza di soldi. Jess è indubbiamente il protagonista della vicenda e tutta la storia viene raccontata attraverso il suo sguardo, le sue scoperte, è lui a guidare lo spettatore anche nei momenti più tristi.

13) Il tema di Leslie
Leslie apprezza i disegni di Jess ed è la prima volta che questo succede: il ragazzo ne rimane molto colpito. Leslie riceve i complimenti dalla professoressa per il tema e l’insegnante fa leggere alla scrittrice in erba il suo elaborato a tutta la classe. I primi piani di lei e di Jess che si guardano e su cui vengono come materializzati i loro sogni attraverso le immagini di pesci e bolle, segnano il loro definitivo incontro. I due ragazzi sono uniti dalla stessa capacità di sognare, di immaginare. Un altro elemento li rende vicini: la loro diversità nei confronti degli altri. Leslie viene duramente attaccatta quando rivela di non avere la televisione in casa e questo comportamento fuori dagli schemi previsti dalla società contemporanea la rende immediatamente “un’aliena”.

14) Lo scuolabus
A bordo dello scuolabus Leslie siede al posto della terribile Janice. Jess la trascina vicino a sé

15) L’arrivo a casa

Leslie vorrebbe un cane. Un particolare questo che verrà sviluppato nel corso della vicenda.

16) La corsa nel bosco
Dall’autobus, luogo chiuso e regno della sopraffazione, ora i due ragazzi si avventurano nel bosco regno della fantasia. Tra i due la più spericolata e ricca di immaginazione è Leslie che confessa candidamente di non aver mai fatto immersioni ma di aver immaginato tutto nel tema che tanto è piaciuto all’insegnante. Il regista racconta la loro scoperta della libertà inquadrando i due personaggi in un ambiente incontaminato. Quando poi i due scoprono la vecchia corda, torna la scelta del rallenty che sospende la narrazione nel momento in cui i ragazzi sognano di volare.

17) Attraversano il fiume
Come in ogni favola che si rispetti il loro ingresso nel bosco viene presentato con la giusta dose di mistero. Immersi nella vastità della natura i due ragazzi sembrano come spiati da qualcuno. Mentre il montaggio molto dinamico fa coincidere gli stacchi netti con le battute musicali, che tengono ben desta l’attenzione degli spettatori.

18) Il restauro della casa sull’albero

Con un serrato montaggio di immagini e musica viene raccontato il restauro della casa sull’albero. A cantare Keep Your Mind Wide Open è la stessa AnnaSophia Robb, la giovane attrice che interpreta il personaggio di Leslie.

19) La lezione di musica
Dopo la prima incursione nel bosco, Jess partecipa attivamente alla lezione di musica. Ancora è forte la tensione con gli altri compagni e per questo non vuole aiutare l’insegnante a caricare la macchina. Il codice dei bulli non prevede gesti di cortesia.

20) Lo scuolabus
Sull’autobus viene accusato ingiustamente di aver fatto cadere Janice e per questo deve scendere.

21) Il ritorno a casa
Anche Leslie, che ha tentato di difenderlo, è stata vittima della bulla Janice e ora ha la maglietta ricoperta di ketchup. Leslie va a lavarsi a casa di Jess e questo suscita l’interesse della madre e lo stupore delle sorelle.

22) Il regno Terabithia
Leslie e Jess hanno trovato il loro mondo incantato. Una pina che cade da un albero diventa l’occasione per mettere in scena una battaglia contro il signore del male. Fino a quando Leslie con la formula “occhi chiusi e mente aperta” riesce a dar vita e a trascinare Jess nel regno di Terabithia. Questo regno è ispirato ad un'isola brevemente menzionata in due romanzi della saga Narnia, ma quanto l'universo immaginato da C.S. Lewis è maschile, materiale e marziale, gerarchico e in definitiva adulto in miniatura, quest'altro rende incontro prezioso l'amicizia, che una volta tanto tra i due sessi non implica infatuazione, ma scoperta di complicità e sviluppo di solidarietà reciproca. Nel rendere concreto il regno immaginato dai due, il regista fa ricorso ad effetti speciali che non puntano tanto alla verosomiglianza quanto alla traduzione in immagini di fantasie giovanili.

23) Il compleanno
I genitori regalano a Jess una pista con le macchinine.

24) Il padre deve mettere una trappola nella serrra perché non mangi gli ortaggi coltivati

25) Il regalo di Leslie
Leslie regala a Jess una bella scatola con tutto l’occorrente per dipingere. Il dono dell’amica sembra più appropriato di quello “offerto” a Jess dai familiari.

26) Jess aiuta l’insegnante di musica
Gli effetti benefici della scoperta del regno di Terabithia cominciano ora ad essere messi in pratica da Jess e Leslie. Cosi i terribili compagni di scuola diventano scoiattoli e scoager, ovvero pericoli che possono essere superati. In questo modo è iniziata quella trasformazione che porta Jess ad aiutare l’insegnante di musica, senza avere paura della reazione degli altri coetanei.

27) La casa nel bosco
Il film affronta i problemi della preadolescenza con tratti rapidi, senza appesantire la narrazione, che scorre mantenendo desti attenzione e interesse, ed esplora in profondità soprattutto le dinamiche di un rapporto d’amicizia. I due ragazzi, infatti, ciascuno con le sue asprezze e le sue capacità, si legano in una bella amicizia: due esclusi, lei perché troppo intelligente, lui troppo chiuso e sensibile. Dal loro legame traggono la forza di difendersi dalle avversità e di crescere, di “chiudere gli occhi (per sognare) e di tenere aperta la mente”. Nel loro mondo segreto fuggiranno dal dolore e dalla paura, dalla volgarità da cui sono circondati, e scopriranno come affrontare con la forza della loro immaginazione i mostri della vita quotidiana, affascinanti e temibili quanto quelli del mondo fantastico: il bullismo a scuola, l’infatuazione per la professoressa di musica, un padre cocciuto ed esigente, il dover indossare le scarpe da corsa rosa della sorella, per mancanza di soldi.

28) Jess trova nella trappola l’opossum che distrugge gli ortaggi e lo libera

29) Il padre non capisce il suo gesto e lo accusa di avere “la testa piena di nuvole”

30) Il padre dà la buonanotte alla sorella ma ignora Jess

31) Dall’autobus Jess legge il cartello con la scritta: adotta un cane

32) Il furto delle merendine

Janice ha rubato le merendine a May Belle e impedisce anche ai bambini più piccoli l’accesso al bagno. Il tentativo di contestazione ideato da Leslie al grido di “pipì libera”fallisce di fronte al “muro di gomma” impenetrabile organizzato dalla terribile Janice.  Jess non può difendere la sorellina usando le maniere forti, perché verrebbe cacciato da scuola.

33) Il regalo del cane. La lettera a Janice
Jess regala un cagnolino a Leslie. Poi i due ragazzi si avventurano nel bosco e immaginano l’arrivo di una grande Troll. Un ponte per Terabithia non è, di fatto, un fantasy. O, meglio, lo è solo in parte, una parte narrativamente trascurabile: nel romanzo, infatti, il magico regno di Terabithia rimane sullo sfondo, sfumato, accessibile solo ai due protagonisti e negato persino ai lettori. Non è la fantasia di Jess e Leslie ad essere messa nero su bianco dalla Paterson, ma i loro sentimenti, le paure, le scoperte, le gioie assaporate. La versione diretta con estrema professionalità da Gabor Csupo apre una finestra su questo mondo incantato, ma senza eccessi: ed è una scelta apprezzabile, che sfrutta con ponderatezza le differenti potenzialità del mezzo cinematografico e che, probabilmente, riesce a sottolineare con maggior forza l’importanza della fantasia (e dell’arte) nella crescita dei ragazzi. Un ponte per Terabithia, sia chiaro, non è "un film per ragazzi" (definizione che spesso sminuisce e ghettizza film di notevole livello) ma è un’opera che racconta un’età delicata, di passaggio, "un film sui ragazzi".
Dalla fantasia alla realtà: il punto debole del Troll diventa l’occasione per cercare il modo di arginare la violenta Janice. Nasce l’idea di una falsa lettera, inviata a Janice dal ragazzo più carino della scuola.

34) Viene nascosta la lettera
Jess nasconde la lettera nel banco di Janice.

35) Janice cade nel trabocchetto
La bulla Janice viene presa in giro dagli altri per il suo mancato appuntamento con Willard. La fantasia ha avuto ragione sulla violenza. La scena si chiude con il primo piano di una sorridente May Belle.

36) Jess va a casa di Leslie
I genitori di Leslie hanno finito di scrivere il libro e ora si dedicano alla casa. L’abitazione appare assai diversa da quella di Jess: ordinata, pulita, piena di vita e pitturata con colori brillanti. I genitori di Leslie sono allegri, ballano e cantano insieme alla ragazzina. Ma non lasciamoci ingannare da questa scena, anche l’eccellenza genera esclusione: i due curano ora la figlia, dopo aver finito di lavorare. Fino a questa scena abbiamo sempre visto Leslie da sola o in compagnia di Jess.

37) Jess e i genitori

38) Jess e l’insegnante di musica

Jess viene urtato da due compagni di scuola, cade un quaderno che viene raccolto dall’insegnante di musica. La professoressa scopre la passione di Jess per la pittura.

39) Janice piange diperata nel bagno. Leslie va a parlare con lei

40) Lo scuolabus

 Janice ora siede da sola nella prima fila dell’autobus.

41) Leslie racconta a Jess i problemi di Janice
Vittima delle violenze del padre, denunciato dai vicini, Janice ha perso il rispetto degli altri “gregari” del suo gruppo e ora è lei quella emarginata. Janice non è riuscita a sublimare la difficile situazione familiare e ha esportato verso l’esterno quello che ha imparato in casa. A differenza di lei, Jess e Leslie hanno imparato invece a difendersi dalle asprezze della vita con l’amicizia che li ha resi forti e li ha aiutati a prendere coscienza delle loro capacità.

42) Leslie in chiesa con la famiglia di Jess
Elegante con il suo abito azzurro, Leslie scatena la sua fantasia anche in chiesa quando “nasconde” nella borsetta la luce che filtra dalle vetrate.

43) Leslie non crede nell’inferno

44) Jess va prendere il trapano nella serra e perde le chiavi del padre

45) Il padre non trova le chiavi

46) May Belle ha dato le chiavi a Leslie

47) Jess e Leslie vanno nel bosco a prendere le chiavi

La fuga dei due ragazzi non è mai fine a se stessa, non è isolamento: fuggono per esorcizzare la solitudine, ma per poi affrontare il mondo vero. Il legame logico tra fantasia e realtà è apertamente sottolineato per tutto il film. Come in questa scena che sorprende per come gli effetti speciali vengono utilizzati al “servizio” della storia. Le creature ideate dall’artista concettuale russo Dima Marlinchea, sono proiezioni della fervida mente dei due ragazzi e non mirabolanti creature ideate per stupire gli spettatori. Esempio significativo è il grande Troll, gentile e buono, con le sembianze di Janice.
La fantasia e il gioco sembrano, ai nostri giorni, così distanti, soffocati da una tecnologia spesso ingombrante e da uno sviluppo urbano che nega spazi ampi e verdi: il bosco di Jess e Leslie, anche spogliato della componente fantasy, sembra un luogo irraggiungibile per i ragazzini di oggi, soprattutto se intrappolati nelle grandi città.

48) Jess porta le chiavi al padre

49) Jess va al museo con l’insegnante di musica

L’insegnante di musica ha intuito le capacità del suo allievo e lo porta al museo. Di fronte a un quadro di Brueghel e dopo aver “giocato” con le macchine ideate da Leonardo da Vinci, l’insegnante esorta il suo allievo a “tenere aperta la mente”, come già le ha consigliato Leslie.

50) Quando torna a casa scopre che Leslie è morta

La vita non è una favola per nessuno: il tragico è in agguato e crescere implica sempre superare dei traumi, anche molto dolorosi come quello della morte.

51) Jess si barrica in camera

Jess si sente in colpa per aver voluto vivere il suo momento di felicità con l’insegnante di musica escludendo l’amica Leslie. Jess corre a cercare il ritratto che ha disegnato di Leslie.

52) La colazione
Se nella scena iniziale abbiamo visto la famiglia unita solo dalla confusione e dall’indifferenza, ora tutto è cambiato. Il padre, la madre e le sorelle mostrano una sincera partecipazione per il dolore di Jess.

53) Il cordoglio ai genitori di Leslie

54) Il ritorno a scuola

Jess siede triste nel suo banco e le sprezzanti parole di un compagno sfociano, nello stupore generale, in un bel sinistro. L’insegnante lo spedisce nel corrido, ma quella che sembrava una donna arcigna si dimostra una persona sensibile che capisce perfettamente il dramma di Jess.

55) La triste lezione di musica
A questo punto della storia entra in scena un altro tema fondamentale: il primo, terribile, contatto con la morte e la conseguente elaborazione del lutto, processo psicologico ancor più complesso per un adolescente.

56) L’aggressione nel corridoio
Jess viene fatto cadere nel corridoio sotto lo sguardo di Janice.

57) Janice si siede accanto a lui nello scuolabus

58) Jess torna al fiume e chiama Leslie

I luoghi che un tempo hanno segnato la sua felicità appaiono ora tristi. Jess non permette a nessuno, nemmeno alla sorellina May Belle di avventurarsi con lui nel bosco.

59) La sorellina va a piangere dal padre

60) Jess disperde le tempere nel fiume

Jess preso da una furia autodistruttiva decide di eliminare i ricordi di Leslie, ma una forte battuta musicale lo riporta, miracolosamente, al suo mondo incantato. Uno dei mostri sognati con Leslie torna a dargli la caccia. Quando cade a terra è il padre a consolarlo e per la prima volta vediamo Jess piangere disperato. Forse è iniziata l’elaborazione del lutto.

Schermo al nero

61) La sera Jess chiede scusa alla sorellina

62) Il ritratto di Leslie

Jess prende il ritratto che ha disegnato a Leslie e lo lascia libero nel fiume. Nonostante il momento drammatico il regista non scivola mai nel patetico e nella facile commozione, ma attraverso piccoli gesti sa raccontare bene il dolore causato dalla morte.

63) I genitori di Leslie se ne vanno

64) Jess prende il legname che hanno lasciato in giardino

65) Jess porta la sorellina sul nuovo ponte per Terabithia

La dimensione creativa raggiunta nell’avventura fantastica con Leslie salva Jess. La sua mente è ormai aperta verso la luce, verso il futuro e l’età adulta. Sarà possibile per Jess allora costruire un ponte, metafora dell’unione tra i due mondi (quello reale e quello fantastico), che non si spezzerà più come la corda di Leslie, e permetterà di raggiungere sempre Terabithia, a lui e alla sorellina, nuova principessa tra giganti buoni. La vita vera può avere inizio. Manca il lieto fine, ma non la visione positiva della vita, la fiducia nella forza di ciascuno di aprirsi a un futuro lieto, se si mantengono intatte le proprie potenzialità.

SPUNTI DI RIFLESSIONE

La famiglia: nido accogliente e/o fonte di sofferenze.

La scuola: terreno per eccellenza dove si forgia la crescita sociale del preadolescente. Rifletti e racconta le tue esperienze.

Il gruppo e le sue dinamiche: il leader, il gregario, l’escluso.

Essere parte di come elemento d’identità: il fenomeno delle bande giovanili e la loro degenerazione nel bullismo.

La diversità come elemento di esclusione. Leslie non ha la televisione, è più intelligente dei compagni. Anche l’eccellenza genera solitudine.


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