giovedì 24 settembre 2009

LA SPOSA CADAVERE


Un film di  Tim Burton, Mike Johnson
Soggetto: Caroline Thompson
Sceneggiatura: Pamela Pettler, C. Thompson, John August
Fotografia: Pete Kozachik
Musica: Danny Elfman
Montaggio: Jonathan Lucas, Chris Lebenzon
Scenografia: Alex McDowell, Colin Batty
Effetti Speciali: Pete Kozachik, Mackinnon & Saunders, The Moving Picture Company.
Produzione: Warner Bros. Pictures, Tim Burton Animation Co.
Origine:Gran Bretagna
Anno di edizione: 2005
Durata     75'

Sinossi

Victor, figlio di una borghesia in cerca di pedigree, deve sposare la bella e diafana Victoria che appartiene a un’aristocrazia ormai in rovina. Il matrimonio combinato dovrebbe accontentare le aspirazioni degli uni e le necessità degli altri, ma i due si innamorano veramente. Il timido Victor sbaglia le prove del matrimonio e per la vergogna fugge nel bosco. Qui prova ancora la formula del giuramento nuziale e infila l’anello a quello che crede un semplice ramo, mentre è il dito scarnificato di una sposa cadavere che il suo giuramento riporta in vita.

ANALISI DEL FILM

1) Mentre scorrono i titoli di testa Victor disegna, poi libera una farfalla che va in giro per la città

Uno dei protagonisti, Victor viene presentato fin dai titoli di testa come un personaggio sognatore e timido. Solo nella sua stanzetta, disegna e poi libera una farfalla che corre in giro per la città. La fiaba della Sposa Cadavere e dell'infelice sposo che lei trascina nell'aldilà fa parte della cultura popolare russa e questa storia, romantica e macabra nello stesso tempo, ha catturato l'interesse dello scrittore e regista Tim Burton, che ha lavorato dieci anni per portarla sullo schermo sotto forma di film d'animazione in stop motion.
Il processo di animazione stop motion è molto complesso. I pupazzi sono manipolati con modifiche millimetriche. Ogni posa è fotografata come un'inquadratura, poi gli animatori tornano a muovere appena appena i pupazzi, e il processo è ripetuto, ripetuto e ancora ripetuto. Una troupe può lavorare dodici ore per ottenere uno o due secondi di ripresa alla fine della giornata.
La produzione di un film d'animazione stop motion è un'arte unica, nel senso che è simile a quella di un film normale, con set che devono essere costruiti e arredati e attori che devono essere preparati, diretti e illuminati adeguatamente. Ma quando l'intero mondo è inventato e assemblato solo dall'immaginazione dei realizzatori compresi i pupazzi-attori - le similitudini finiscono e gli aspetti unici di questa forma d'arte iniziano a emergere.
A differenza dei film dal vivo, in cui i realizzatori hanno il problema di lavorare con attori che possono essere solo in un posto in quel momento, in stop motion possono duplicare i pupazzi attori e i loro set per risparmiare tempo. Il regista Mike Johnson, che ha diretto il film insieme a Tim Burton; ha avuto il gravoso compito di assicurare che l'animazione restasse la stessa durante la ripresa.
Una volta completata, la sceneggiatura è stata data agli artisti che preparano lo storyboard, che hanno pianificato l'intero film, scena per scena, individuando gli angoli di ripresa e interpretando le emozioni e le espressioni dei personaggi.
Poi gli attori hanno registrato i dialoghi. Poiché la registrazione della voce è avvenuta prima che i pupazzi fossero animati, la performance degli attori è stata una parte essenziale della creazione delle personalità dei personaggi e dei tono generale dei film, che poi è stato elaborato con il lavoro degli animatori dei pupazzi. "C'è bisogno di tutti e due gli elementi per dar vita alla performance", afferma il regista Mike Johnson. La voce è importantissima, ma anche l'animatore lo è, è necessaria unacombinazione delle due cose per avere una grande ripresa".
Quando gli attori hanno finito le loro performance vocali, le registrazioni sono state montate con gli storyboard, fornendo così una mappa visiva di come si sarebbe sviluppato il film. Con questa guida, sono stati costruiti i set e i pupazzi.
I creatori di pupazzi McKinnon e Saunders si sono occupati di dare vita a una moltitudine di personaggi, vivi e morti. Il processo è, iniziato con la creazione di un'armatura di metallo, che serve da scheletro per i pupazzi e fornisce struttura e stabilità, che può essere manipolata per ottenere tutti i movimenti richiesti una volta iniziata l'animazione.
McKinnon e Saunders hanno inventato parecchie nuove tecniche rivoluzionarie per La Sposa Cadavere. La 'pelle' che viene posta sopra l'armatura è una combinazione di schiuma e silicone che rende i pupazzi più resistenti, in grado quindi di sopportare manipolazioni continue sotto il calore delle luci senza perdere colore e morbidezza. L’innovazione più straordinaria che hanno sviluppato è però il modo di animare i Pupazzi. In passato, come in The Nightmare Before Christmass, le diverse espressioni facciali erano ottenute usando una serie di 'teste di riserva', ognuna delle quali forniva frazioni di cambi di espressione che, messe insieme, creavano l'emozione che dava vita ai personaggio. Erano funzionali, ma limitate nella gamma di espressioni che permettevano.
McKinnon e Saundes hanno creato un intricato meccanismo, contenuto nella testa del Pupazzo, che può essere raggiunto attraverso le orecchie o altri punti di accesso nascosti tra i capelli. il meccanismo viene manipolato usando chiavi inglesi, e permette di modificare leggermente J'espressione delle facce muovendo labbra e sopracciglia.. In questo modo i pupazzi “Sono incredibili", dice Burton. "Sembrano avere vita".

2) I genitori dello sposo
William e Nell Van Dort, i genitori di Victor, vengono subito presentati come due ricchissimi commercianti che da sempre sognano di entrare nell’alta società. Visivamente Burton sceglie di ambientare la sua storia in una città che ricorda sia la Praga di Kafka che la gelida Inghilterra vittoriana della seconda metà dell’Ottocento, il tutto ammantato da un monocromatismo cadaverico che rende gelido e freddo l’ambiente urbano.

3) I genitori della sposa
Sullo stesso tema musicale continua la presentazione dei genitori, ora è il momento di Finis e Maudeline Everglot due nobili squattrinati, che sperano nel matrimonio della figlia per rimpinguare le loro misere finanze.

4) Victoria
E’ il momento ora di Victoria Everglot, ragazza di buona famiglia, inguaribile romantica che soffre per la mancanza di un amore.

5) Victor spera di piacere alla futura moglie

6) L’incontro tra i genitori

L’incontro tra i Van Dort e gli Everglot, nell’immenso salone della dimora dei nobili, nasce nel segno della differenza di classe. Già al loro ingresso nella casa i due commercianti di pesce vengono “annusati” dal maggiordomo che poi li presenta ai padroni di casa. I nobili, vengono inquadrati dall’alto della scala, per sottolineare, anche con la scelta dell’immagine, la loro superiorità sociale. La scena si chiude con forzati sorrisi di circostanza.

7) Victor e Victoria si conoscono
Il timido e maldestro Victor conosce la romantica Victoria e tra i due nasce subito un tenero sentimento nel comune interesse per la musica. Per questi due giovani costretti a vivere in un mondo in cui sono bandite le passioni e con esse, i colori e il calore umano, questo incontro rappresenta un raggio di luce. Una speranza che nasce tra l’indifferenza e la mediocrità delle rispettive famiglie, cieche a qualsiasi sentimento, ma attivate da logiche di puro interesse. Nella scena è presente anche un omaggio a Ray Harryhausen, pioniere della stop-motion, e papà spirituale dell'intera impresa, tanto da essere evocato - in via un po' subliminale - nella marca del pianoforte suonato da Victor.

Schermo al nero
Per convenzione narrativa questo progressivo oscuramento dell’inquadratura, che tecnicamente viene chiamato dissolvenza al nero, segnala un passaggio di tempo. In questo film serve al regista Burton per per sottolineare la fine della prima parte del film, dove ha presentato alcuni dei protagonisti.

8) Le prove del matrimonio

Al cospetto del reverendo Galswells i due futuri sposi provano la cerimonia ma Victor sbaglia a pronunciare la formula esatta. Comincia la catastrofe: arriva Lord Barkis, cade l’anello, cade una candela e la gonna della signora Everglot prende fuoco. A Victor non resta che fuggire.

9) Victor fugge nel bosco
Come accade spesso nei film di Burton, la storia decolla in un bosco minaccioso, luogo caro, tempio sacro e fantastico di trasformazione profonda. Nel bosco l’imbranato Victor, che ha fallito la prova matrimoniale, ripassa la formula nel buio della selva,“sposando” un ramoscello secco. Il ramoscello si trasforma in una sposa cadavere. Il povero Victor corre via spaventato e Burton sottolinea la sua paura con la corsa frenetica e con un appropriato commento musicale. Specialmente nel finale della sequenza, quando Victor sembra essersi liberato della sposa, la colonna sonora guida lo spettatore verso la sorpresa e la suspense. Dapprima il gracchiare dei corvi accompagnati da una forte battuta musicale, poi il silenzio caratterizzato da un pianissimo musicale, dal rumore dei passi e dal respiro affannoso di Victor, sottolineano questo momento di sospensione. Il protagonista guarda intorno, indietreggia, poi quando il volto della sposa compare nell’inquadratura una forte battuta musicale con un pieno orchestrale fa sobbalzare Victor, e con lui gli spettatori.

Schermo al nero
Ancora un dissolvenza al nero, dopo che il regista ha presentato la nuova sposa

10) Victor si risveglia nell’aldilà
Assassinata e sepolta il giorno stesso del suo matrimonio, Emily la sposa, continua a sognare l'amore ed è ben lieta di trascinare sottoterra l'involontario corteggiatore. E’ nella costruzione della città dei trapassati che la fantasia del regista si scatena disegnando un universo dai colori brillanti, dove le creature seppur prive del battito cardiaco sono vitali e capaci di esprimere un’umanità che la forma corporea aveva inibito in vita. I morti possiedono un’etica, conoscono i valori, ironizzano su se stessi, giocano con le proprie ossa, ballano e convivono con insetti e ragni in armonia. La costruzione visiva della scena ricorda quegli scherzi musicali che sono state le Silly Symphony e la Skeleton Dance di Walt Disney.
Con la Skeleton Dance il geniale Walt Disney ha inaugurato nel 1929 le Silly Symphonies, un nuovo modo di fare animazione, meno prevedibile rispetto al plot e non basato su "eroi" individuali. Queste Sinfonie Sciocche (o Allegre, come sono note in Italia) sono dei cortometraggi di animazione, sonorizzati con musica classica, che hanno dato ai disegnatori la possibilità di sperimentare e sbizzarrirsi. L'idea che ha animato il progetto (suggerito a Disney da Carl W. Stalling) è stata quello di dar vita a cartoon che si adattassero ad un motivo musicale preesistente, stravolgendo quindi l'operazione compiuta solitamente con Mickey Mouse, nei cui cartoni la musica, creata appositamente per il film, veniva adattata alle immagini. Il primo di questi corti (in tutto 76) è stato appunto The Skeleton Dance, musicato da Carl Stalling che ha adattato "La marcia dei nani" di Edvard Grieg, perché Walt Disney non è riuscito ad ottenere i diritti della "Danza Macabra" di Saint-Saëns.

11) Victoria aspetta il futuro sposo. Lord Barkis e lo strillone annunciano che Victor è fuggito con un’altra donna. Ai genitori viene concesso poco tempo per trovarlo

12) Il regalo di nozze

Emily regala a Victor il suo cagnolino, Briciolo, ormai morto da tempo. Emily è una delle più belle creature inventate da Burton: quel misto di scheletro e di elementi ancora vivi (i capelli lunghi color turchese, gli occhioni seducenti), uniti alla sua umanità e al suo bisogno di amore ne fanno un personaggio indimenticabile. Anche Victor, dopo lo spavento iniziale, sembra aver perso la sua timidezza e cerca di uscire da quella incresciosa situazione. Lo stratagemma di portare Emily nel mondo dei vivi sembra al momento la scelta giusta.

12) Per andare nella terra dei vivi chiedono consiglio al saggio Gutknecht. Il vecchio con l’aiuto di un antico incantesimo ucraino, li rimanda sulla terra

13) Emily e Victor tornano nel mondo dei vivi. Lei rimane nel bosco lui va ad avvertire i genitori

14) Victor va a casa di Victoria e origlia una conversazione tra i suoceri; i due sono internzionati ad ucciderlo

15) Emily decide di andare a trovare Victor

Emily sta ancora aspettando Victor quando il verme che ogni tanto le esce dall’occhio la invita ad andarlo a cercare. Nell’ideazione di questo simpatico animaletto, dispensatore di tanti consigli, Tim Burton sembra citare il grillo parlante di Pinocchio.

16) Victor ritrova Victoria. Arriva Emily e lo porta via
Victor va a cercare Victoria e finalmente riesce a confessargli il suo amore, ma mentre i due stanno per baciarsi arriva Emily e porta via quello che considera il suo sposo.

17) Nell’aldilà Victor prova a spiegare ad Emily la situazione
Emily si considera la legittima moglie di Victor, ma il disperato ragazzo prova a spiegargli che il suo vero amore è Victoria. Il verme e un ragnetto tentano di consolare Emily in nome della sua diversità e delle tante qualità che la ragazza possiede, ma lei piange e soffre per amore. 

18) Victoria racconta ai genitori di aver visto Victor. I due la rinchiudono in camera ma lei riesce a fuggire
Se Emily trova qualcuno disposto ad ascoltarla e consolarla, Victoria non riesce a comunicare ai genitori la sua scoperta: sola e disperata è costretta a fuggire nella notte. La terra, ancora un volta, sembra più spaventosa e terrificante dell’aldilà.

19) Victoria va dal pastore Galswells e gli chiede se i vivi possono sposare i morti

20) Il pastore riporta a casa Emily. La ragazza viene rinchiusa nella sua stanza. Lord Barkis si propone come futuro sposo

21) I genitori annunciano a Victoria le nozze con lord Barkis

22) I genitori stanno ancora cercando Victor

23) Victor ed Emily suonano il pianoforte. Il cocchiere annuncia il matrimonio di Victoria

Victor prova a spiegare ad Emily la sua situazione, poi i due trovano un momento di intesa nella comune passione per il pianoforte. Una suonata a quattro mani regala al racconto un momento di serenità e una nota ironica quando Victor restituisce ad Emily la mano: ormai lo sposino sembra essersi abituato alla vita nel regno dei morti. La terribile notizia portata dal cocchiere di casa Van Dort, dell’imminente matrimonio di Victoria getta Victor nello sconforto.

24) Victoria è disperata per l’imminente matrimonio

25) Victoria e Lord Barkis sono sposati

26) Victor è affranto per il matrimonio di Victoria

27) Il matrimonio tra Emily e Victor non è valido. Lui dovrebbe sposarsi nella terra dei vivi e poi morire. Victor accetta di morire

28) Victor ed Emily annunciano agli altri il futuro matrimonio che verrà celebrato nella terra dei vivi

Tanto è stata gelida e fredda la cerimonia per il matrimonio di Victoria, tanto è allegra e colorata la preparazione per il rito nuziale di Emily e Victor, che culmina nella preparazione di una gigantesca torta.

29) Il pranzo a casa di Victoria. L’arrivo dei morti
Al contrario nella casa di Victoria il triste pranzo di nozze è simboleggiato dalla piccola torta che la cameriera porta in tavola. Il discorso del vanitoso Lord Barkis viene interrotto dall’arrivo dei morti che seminano scompiglio e paura negli ospiti. Tutti fuggono terrorizzati.

30) I morti si aggirano per le strade e vengono annunciati dallo strillone

L’arrivo dei morti viventi, come nella migliore tradizione horror, terrorizza gli abitanti della città ma un bambino riesce a cancellare la distanza e a trasformare la paura in una riunione di famiglia, riconoscendo nelle carni sfatte di un cadavere l’essenza del nonno scomparso. Così altri vivi apriranno gli occhi e il cuore, nonostante alcuni morti non abbiano che le sole ossa e, alcuni, siano in piena decomposizione. Cari estinti ritroveranno cari sopravvissuti, assicurando effetti comici indimenticabili e realizzando il sogno bello – che poi ci terrorizza – di riabbracciare chi si è amato. Come è successo in altre scene del film Burton inserisce delle citazioni, oltre a quella del film di Romero (La notte dei morti viventi), attinge anche da Via col vento: l’abbraccio tra moglie e marito viene immortalato dalla celebre battuta, “Francamente, mia cara, me ne infischio” mentre la musica del film di Fleming accompagna tutta la parte finale della sequenza. La paura ha lasciato il posto alla commozione.

31) Victoria informa Lord Barkis della disastrosa situazione economica della famiglia

32) L’ultimo rito nuziale

L’incontro-scontro fra i due mondi, coi loro modi opposti di intendere l’esistenza (calcoli, regole e menzogne sulla terra, danze, amori e bevute nell’aldilà), culmina nel finale in questo faccia a faccia collettivo. Proprio l’espressione dell’amore, manifestato lungo tutto il racconto tanto da Emily quanto da Victoria, nei confronti dello stesso uomo, ha permesso a Burton di sospendere il giudizio dello spettatore, inducendolo a rimanere in attesa del finale senza preferire una particolare soluzione matrimoniale.Victor è vivo e deve sposare Victoria che lo ama e tenta di salvarlo.Victor da morto potrebbe sposare la dolce Emily che lo ama e merita un risarcimento. Ma la soluzione come in ogni fiaba soddisfa il pubblico. Così Emily capisce che Victor appartiene a Victoria, rinuncia al suo desiderio impossibile per lasciar vivere i due giovani, portando nel regno dei morti il malvagio, ed ex-marito uxoricida, Lord Barkis, ucciso dalla sua stessa malvagità. La sposa cadavere si disintegra in un volo di farfalle sullo sfondo della luna, sotto lo sguardo di Victor e Victoria. Alla fine del film tornano le farfalle, molto simili a quelle che Victor ha lasciato fuggire sui titoli di testa. Un cerchio si è chiuso, l’amore ha trionfato.

SPUNTI DI RIFLESSIONE

• La prima parte del film mostra un universo dei vivi triste e lugubre: come ci viene presentato e quali caratteristiche possiede?

• Il grigiore degli scenari sembra appartenere anche ai personaggi: come mai? Come vengono delineate le due famiglie?
• Victor e Victoria sembrano lontani dalle logiche che muovono le rispettive famiglie: come si evolve il rapporto tra genitori e figli?

• Il personaggio di Victor subisce un’evoluzione nel corso del film: identifica i momenti significativi di questo percorso.

• Analizza il rapporto tra Victor ed Emily.

• Emily e i morti, non sono quel che sembrano: analizza il personaggio di Emily.

• Analizza il rapporto tra oltretomba e regno dei vivi: perché Burton sceglie una rappresentazione così originale? Che senso ha colorare e vivacizzare un universo che nell’immaginario collettivo è lugubre e spaventoso?

• Anche i morti sognano: cosa cercano e cosa si aspettano dagli altri?

• Motiva le scelte di Victor, Emily e Victoria.



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