giovedì 24 settembre 2009

ARTHUR E IL POPOLO DEI MINIMEI


Un film di Luc Besson
Soggetto: da un’idea di Celine Garcia e dai romanzi per bambini di L. Besson
Sceneggiatura: L. Besson
Fotografia: Thierry Arbogast
Musica: Eric Serra
Scenografia: Hugues Tissandier
Costumi: Olivier Bériot
Effetti speciali: BUF
Interpreti: Freddie Highmore (Arthur), Mia Farrow (Nonna di Arthur), Ron Crawford (Archibald), Penny Balfour (Madre di Arthur), Doug Rand (Padre di Arthur), Adam LeFevre (Davido).
Produzione: Europa Corp., Avalanche Productions
Origine: Francia
Anno di edizione: 2006
Durata: 102’

Sinossi
Il piccolo Arthur, un bambino di dieci anni, nel tentativo di salvare la casa di suo nonno, che sta per essere demolita, si avventura nella terra dei Minimei per cercare un tesoro… 



ANALISI DEL FILM

1) Nonno Archibald racconta di aver viaggiato a lungo e ricorda come questa storia ha inizio nel cuore dell’Africa

Il film si apre con le immagini del diario illustrato del nonno, che assomiglia ad un vecchio libro di fiabe mentre la voce fuori campo dell’uomo guida gli spettatori in questo incipit narrativo. Un inizio molto simile a quello delle fiabe e al classico “C’era una volta”. Il libro viene sfogliato fino alla pagina in cui è appesa la foto di un viale alberato. Le pagine dominate da un colore giallo, i disegni e la fotografia virata in seppia fanno subire pensare ad un libro vecchio, scritto ormai da molti anni.

2) La foto del viale alberato diventa a colori

Archibald continua il suo racconto che parte dal Connecticut, lo stato americano in cui ha vissuto prima della sua misteriosa scomparsa. Sul portico della casa esce una donna che chiama Arthur.
Arthur e il popolo dei Minimei è tratto dai primi due volumi (Arthur e il popolo dei Minimei e Arthur e la città proibita) scritti da Luc Besson. Il progetto nasce nel 1999 quando Patrice Garcia, che ha collaborato con il regista francese nel Quinto elemento, mostra a Besson alcuni disegni da cui trarre una serie televisiva. Il regista ne resta affascinato, dapprima scrive i libri e poi, in collaborazione con Cèline Garcia, moglie di Patrice, ne ricava un soggetto per un lungometraggio. Besson ha lavorato sette anni alla produzione di Arthur e il popolo dei Minimei. I libri hanno venduto in Francia milioni di copie e il film è stato a lungo campione di incassi.

Titolo del film

3) La nonna trova, e sveglia, Arthur
Arthur dorme con il volto coperto da una maschera africana, appena la nonna lo sveglia, il ragazzino comincia a parlare con entusiasmo delle invenzioni del nonno. Subito Arthur viene presentato come un bambino affascinato dalla figura del nonno, un ragazzino caparbio che ha voglia di crescere, infatti chiede alla nonna di poter guidare la macchina. Nella scena si accenna all’acquedotto, che poi nel corso della vicenda avrà un ruolo importante. Arthur è interpretato da Freddie Highmore, già protagonista de La fabbrica di cioccolato di Tim Burton.

4) Nonna e nipote vanno in paese. Il regalo misterioso
La vicenda è ambientata negli anni ’60, nella cittadina americana di Smalltown. A proposito dell’ambientazione il regista ha detto “in Europa c’erano ancora i segni lasciati dalla Seconda guerra mondiale. Allora c’era più contatto con la natura, e l’America era una società molto rurale e colorata”. Questa America è stata ricostruita in Normandia e per ottenere l’immagine da cartolina voluta da Luc Besson, il costumista Olivier Bériot si è ispirato alle ricchissime illustrazioni di quel periodo. “Esiste una grande documentazione”, dice, “che mostra le situazioni del film. Ad esempio abbiamo usato molti annunci pubblicitari del genere “Casa ideale” per ottenere il look dei personaggi, oppure abbiamo consultato molte fotografie di famiglie americane degli anni Sessanta.

5) Il nuovo sistema di irrigazione, la telefonata dei genitori e i regali
Arthur è un ragazzino fantasioso e riesce a costruire un nuovo sistema di irrigazione con delle cannucce, il regista inserisce all’interno del film un altro elemento che in seguito sarà molto importante. Arthur è anche un bambino solo, durante le vacanze vive con la nonna mentre i genitori sono lontani e non si presentano nemmeno nel giorno del suo compleanno. Alla nonna spetta il difficile  compito di confortarlo e con l’aiuto della torta e dei regali (una pallina e il modello in scala di una macchina), sembra quasi riuscirci, anche se Arthur continua a sperare che il nonno sia presente al prossimo compleanno.

6) La favola prima di addormentarsi
La nonna racconta della tribù dei Bogo-Matalasai (degli africani molto alti di statura) e dei Minimei, creature microscopiche grandi come un dente. Ad Arthur vengono consegnati altri elementi su cui sognare. E’ certo che in questa prima parte del film emerge la figura di un ragazzino lasciato solo dai genitori, solo la nonna sembra in grado di assicurare un contatto affettuoso tra generazioni diverse.

Schermo al nero
Per convenzione narrativa questo progressivo oscuramento dell’inquadratura, che tecnicamente viene chiamato dissolvenza al nero, segnala un passaggio di tempo. In questo film serve al regista Besson per sottolineare la fine della prima parte del film, dove ha presentato due importanti personaggi, la nonna e Arthur e dove ha chiarito i legami esistenti tra i due.

7) Il signor Davido
La vita alla fattoria entra in crisi quando compare Davido uno speculatore senza scrupoli, che medita d'impossessarsi della casa e dei terreni circostanti approfittando di alcune bollette insolute e dei debiti contratti da Archibald. Questi aveva, però, lasciato una sacca di preziosissimi rubini, seppellita chissà dove nel giardino, da utilizzare in caso di emergenza. Arthur comincia a cercare i gioielli. Davido fa in modo che la macchinina regalata ad Arthur finisca dentro una grata, un altro gesto che poi si rivelerà importante all’interno della storia.

8) La nonna prova a vendere una maschera africana ma gli vengono dati solo due dollari

9) Arthur legge il libro del nonno
Arthur continua a leggere il libro del nonno convinto che la salvezza passi attraverso quel testo e infatti si rende conto che Archibald ha lasciato numerosi indizi che porterebbero a un tesoro nascosto nel giardino della sua casa. Un primo enigma sugggerisce: per trovare i Minimei poni la tua fiducia in Shakespeare.

10) La situazione diventa sempre più drammatica

La nonna è costretta a vendere alcuni dei ricordi portati dal nonno, mentre viene staccato il telefono e la luce. Arthur riesce a decifrare le parole del nonno, leggendo il cartello appeso in camera: “Spesso le parole ne nascondono altre”, una frase di William Shakespeare.

11) Arthur cerca di scoprire altre indicazioni
La voce fuori campo di Archibald guida il bambino nella sua disperata ricerca dei Minimei, gli unici in grado di aiutarlo. Ma il tempo stringe, deve raggiungerli entro la mezzanotte del primo agosto e manca veramente poco a questa fatidica data. Arthur deciso e determinato riesce a recuperare la chiave dello studio del nonno mentre la nonna, dopo aver ingerito casualmente troppo sonnifero, cade sul letto addormentata.
Tutta la scena del recupero della chiave viene raccontata dal regista con una notevole vis comica che attinge dalla storia del cinema. I movimenti dei personaggi e la “catastrofe finale”, con l’abbattimento della porta e le gocce che cadono nel bicchiere della nonna, fanno pensare a certe comiche del cinema muto. Buster Keaton o Charlot hanno spesso rovinato appartamenti o hanno provocato numerose catastrofi nel tentativo di arrivare all’oggetto del loro desiderio. In questo senso Arthur non è da meno: l’uso del marchingegno ideato per arrivare alla chiave arriva direttamente da questa tradizione.

12) Arthur trova una mappa nello studio del nonno, poi esce in giardino e comincia a cercare il passaggio che lo porta al cospetto dei Minimei

Aiutato dai Bogo-Matalasai, Arthur riesce a decifrare le indicazioni del nonno e ad azionare il canocchiale  che gli permette di mettersi in contatto con i Minimei. Il ragazzino ha paura ma deve far presto, deve convincere Bétamèche a farlo entrare prima che arrivi la mezzanotte. Eloquente è l’incoraggiamento del guerriero: “il cuore è la tua arma più forte”, perché si sa, l’essenziale è invisibile agli occhi. Comincia ora per Arthur un’avventura, quella della discesa agli inferi, che possiamo leggere, secondo la rigorosa tradizione cristiana, come un modo per rinascere a nuova vita.
 
13) Arthur diventa piccolo ed entra nel mondo dei Minimei
L’inizio dell’avventura di Arthur nel sottosuolo, corre parallela alla complessa lavorazione di questo film. Dal disegno animato della Disney al tridimensionale computerizzato della Pixar, il cartone è sempre stato un genere prodotto esclusivamente negli Stati Uniti. A cercare di smuovere un po’ le acque, a livello euorepeo, ci ha pensato Luc Besson, che non casualmente è spesso identificato come lo Steven Spielberg transalpino. L’impresa è riuscita grazie all’aiuto di Pierre Buffin, presidente della società francese BUF conosciuta in tutto il mondo per gli effetti digitali, e che per Arthur ha elaborato nuove tecniche di realizzazione. Ma facciamo un passo indietro. E’ ormai convenzione che per accrescere il realismo dell’animazione, i creativi fanno ricorso alla cattura del movimento. La motion capture consiste nel filmare un attore munito di sensori posizionati sul volto o sulle articolazioni del corpo. Il materiale filmato viene poi elaborato dal computer che registra solo lo spostamento dei sensori, e quindi il movimento d'insieme del personaggio. Non resta che attribuire ai sensori le diverse articolazioni della creatura di sintesi, ed è nato il movimento. Per Arthur è stata invece creata una nuova tecnica di animazione  simile alla motion capture ma che, però, non necessita più di sensori sul corpo e sul volto, e consente di girare scene d’animazione come se fossero riprese dal vero. Per esempio il villaggio dei Minimei che si vede nel film è stato ricostruito in scala con tutte le sue 300 case, è stato filmato e poi rielaborato al computer come fosse animazione in 3D. Complessivamente sono state 700 le persone hanno lavorato al progetto, 350 solo per la parte di grafica e animazione.

14) Arthur nel regno dei Minimei
Arthur e il popolo dei Minimei è una storia per bambini di quelle vere, con le giuste dosi di emozioni, paure e divertimento dei buoni racconti per l'infanzia. Certo Besson ha pescato a piene mani dalla letteratura precedente, mischiando La spada nella roccia, I viaggi di Gulliver con Alice nel paese delle meraviglie.  Così la vicenda si anima con queste citazioni: il canocchiale che ha permesso il passaggio ad Arthur assomiglia molto allo specchio di Alice, i Minimei sono esseri minuscoli e la principessa Selenia vuole estrarre la spada dalla roccia. Ma al di là delle citazioni la situazione appare subito complicata: nonno Archibald è arrivato tre anni prima ed è scomparso in cerca del tesoro nella terra di M, il malvagio.

15) Con uno stratagemma i Minimei vengono aggrediti. Arthur cerca di rendersi utile, poi estrae la spada dalla roccia. Viene proclamato eroe

16) La principessa, Bétamèche e Arthur partono in missione
A proposito del personaggio di Selenia, il regista Besson ha detto: “Selenia è stata ultimata solo nel gennaio del 2006, quando avevamo quasi terminato tutto il film! Il suo volto continuava a cambiare perché è l’unico personaggio umanoide del film. Arthur e Bétamèche  con i loro grandi occhi rotondi sono chiaramente degli elfi ma Selenia doveva essere più fotorealistica. E’ particolarmente difficile fare un umano credibile perché è ciò che tutti conoscono, quindi il più piccolo dettaglio fuori posto balza immediatamente all’occhio. Più il personaggio è stilizzato, più è semplice la sua personalità e più è facile da animare. Ad esempio abbiamo individuato Darkos e gli altri cattivi molto rapidamente. Inoltre Selenia è una ragazza e doveva anche essere sexy, il ché è ancora più complicato. Onestamente penso che anche la sua personalità un po’ capricciosa abbia influenzato la sua fabbricazione. Con Arthur è stato tutto più semplice. Lui era il migliore della classe, come sempre”. Nella versione inglese la voce di Selenia è quella di Madonna.

Schermo al nero


17) La nonna si sveglia. Arthur e gli altri sono nel prato davanti a casa. Il terzetto cerca un biglietto per arrivare a Necropolis
Una delle qualità più sorprendenti del film è la perfetta fusione di riprese dal vero e di animazione in 3D. Il regista ha cercato di evitare l’effetto Roger Rabbit, dove si è sempre notata una marcata differenza fra animazione e live-action. Al contrario in Arthur la transazione da un sistema all’altro avviene in modo più “naturale” e con un elevato effetto naturalistico. Il lavoro degli animatori ha trovato ispirazione nelle illustrazioni, nei dipinti e più in generale nella attenta osservazione della natura. Per esempio la stazione da cui partono i tre eroi è stata creata a partire dalla foto di un castagno millenario della Savoia.

18) La nonna si accorge della scomparsa di Arthur e lo cerca

19) Il viaggio a bordo di una noce

20) La nonna cerca Arthur

21) La noce sbatte contro un insetto e precipita. Il trio sta per finire tra le rapide di un fiume, ma Arthur li aiuta ad arrivare sulla terraferma

Il fiume nel quale precipitano Arthur, Bétamèche e Selenia rappresenta un’altra fase importante nella realizzazione di questo film, perché nei cartoon rendere in modo realistico l’acqua è sempre molto difficile. Anche in questo caso è stato creato dallo scenografo un fiume che è stato ripreso e poi le immagini sono state rielaborate al computer.

22) La nonna denuncia la scomparsa di Arthur alla polizia

23) I papaveri diventano un comodo letto per passare la notte. La principessa Selenia ha mille anni e tra due giorni regnerà al posto del padre

Quella di Arthur è la storia di una crescita, quella che porta dall’età infantile a quella adulta. Una strada che per molti è unica. Percorribile in una sola direzione. Mentre qui diventa un labirinto di canali sotterranei e fiumiciattoli. Una crescita che assomiglia ad un romanzo di formazione, quando la scoperta del primo amore rende più vulnerabile il nostro eroe. Un amore che, come scopriremo in seguito, non si ferma di fronte alla pluricentenaria differenza d’età ma impara ad aspettare.

24) La nonna cerca Arthur

Schermo al nero

25) Il viaggio all’interno delle cannucce

Il perfetto sistema di irrigazione ideato da Arthur nel giardino di casa, si trasforma ora in uno strumento di terrore per i Minimei che non sopportano l’acqua. Oltre a citare favole o famosi film, la storia è costruita anche su molti riferimenti alla realtà contemporanea, in questa scena viene toccato il tema dell’ecologia. Arthur ha costruito il sistema di irrigazione per imitare quello ideato dal nonno, ma la plastica è dannosa per altri esseri viventi. Infatti come abbiamo visto fin dalla scena del suo arrivo dai Minimei, il loro regno è costruito con oggetti naturali.

26) Il terzetto viene scoperto ma riesce a fuggire

27) La discoteca

Arrivati in discoteca i nostri tre eroi in fuga, vengono accolti da Max il gestore che corteggia e fa ballare Selenia sulla musica de La febbre del sabato sera. L’arrivo di Darkos, il terribile figlio di Maltazard, nuovamente li costringe alla fuga verso Necropolis. L’avvicinamento al regno del cattivo, così tremendo da essere considerato innominabile, rende progressivamente cupo il colore del film. Il regno dei Minimei, gli esterni in capagna sono tutti dominati da tonalità calda e sgargianti, ora in prossimità del regno del male, a dominare è una fotografia livida e scura.

28) I tre sono riusciti a fuggire

29) A casa della nonna arrivano i genitori di Arthur

30) Arthur e di suoi amici sono ancora in fuga


31) La nonna dice ai genitori che Arthur è scomparso e poi accenna al tesoro. I due coniugi si mettono a cercarlo

32) Arthur e gli amici sono arrivati vicino al nascondiglio di Maltazard. Selenia vuole affrontarlo da sola

Un tenero bacio segna la provvisoria separazione tra Arthur e Selenia. La ragazza con coraggio decide di affrontare da sola il cattivo.

33) Selenia e Maltazard

Se come abbiamo detto il mondo dei Minimei è costruito con materiali ecologici, quello di Necropolis è costruito con pietra e metallo e con altri oggetti riclicati dal mondo umano che vive sopra di loro. Un mondo freddo e carico di odio che nemmeno le parole di Maltazard rendono credibile. La storia del povero re che ha salvato il popolo dalla siccità e ne ha avuto il corpo deformato, non sembra credibile e infatti viene smentita da Selenia. Quando Maltazard scopre che Selenia ama Arthur la fa arrestare.

34) Arthur e Bétamèche vengono sbattuti in galera. Arthur ritrova il nonno. Arriva anche Selenia

35) Maltazard vuole inondare con l’acqua il regno dei Minimei
I rubini sono diventati il trono di Maltazard e da qui emette la sua terribile sentenza: inondare il popolo dei Minimei. Arthur, il nonno, Selenia e Bétamèche vengono fatti fuggire. Prima della partenza Arthur consegna a Mino, il figlio del luogetenente del re dei Minimei fatto prigioniero dai cattivi, un braccialetto perché deve segnalare mezzogiorno. Nonostante il momento difficile Arthur riessce a mantenere la calma e ad escogitare un tranello che si rivelerà importante per il lieto fine della vicenda.

36) I quattro in fuga. Il ritrovamento della Ferrari
La corsa nei condotti sottorreanei è sempre più difficile, fortunatamente viene ritrovata la Ferrari, fatta cadere nel sottosuolo dal cattivo Davido. A bordo della veloce vettura la salvezza sembra più vicina.

37) Maltazard fa partire l’acqua che corre lungo i tubi ricavati dalle cannucce di Arthur

38) Il viaggio in macchina

Anche il viaggio a bordo della Ferrari, come la cascata dell’acqua, è stato realizzato a partire da riprese reali.

39) I genitori scavan. Arrivano i Bogo-Matasalai

40) E’ mezzogiorno e il re dei minimei aspetta preoccupato i figli

41) Arthur e gli altri riescono fortunosamente a rientare nel regno dei Minimei

42) Maltazard spera di averli sterminati

43) A casa della nonna arriva Davido


44) Arthur e il nonno salutano Selenia, il fratello e gli altri Minimei

45) Arthur e il nonno tornano a casa

46) Il nonno va a parlare con Davido

47) Mentre Maltazard parla al suo popolo, Mino fa sbattere la luce sui rubini, è questo il segnale che Arthur aspettava

48) Arthur lancia una pallina nel condotto

49) La pallina semina il terrore nel regno di Maltazard, che in poco tempo è tutto allagato

50) Arthur aspetta Mino che arriva a bordo dei rubini

51) Il nonno prende tempo prima di firmare. Arriva Arthur e con un rubino viene saldato il conto, ma Davido ruba tutti gli altri. I Bogo-Matasalai riescono a fermarlo

Se nel sottosuolo la situazione non è stata facile, anche sulla terra i cattivi abbondano. Così Davido si mostra in tutta la sua avidità e confessa di aver organizzato il pignoramento perché mirava ai rubini. Per fortuna i guerrieri Bogo-Matasalai riescono a fermarlo.

52) Le acque si ritirano, i Minimei sono salvi. Anche Mino ritorna a casa. Selenia rimette la spada nella roccia

53) La famiglia di Arthur e I Bogo-Matasalai pranzano tutti insieme


54) Arthur pensa a Selenia e al giorno in cui la rivedrà. Selenia pensa ad Arthur

Anche la critica ha amato il film, apprezzando questo appassionato e appassionante viaggio iniziatico tra realtà e fantasia, poesia e immaginazione, nel quale si libera un messaggio. Come ha detto lo stesso autore: "Il film è un modo semplice per dire: ragazzi osservate con attenzione chi è diverso da voi prima di giudicare e pensate bene agli effetti che le vostre scelte avranno sul mondo che vi circonda".


SPUNTI DI RIFLESSIONE

• Centrale nel film è la divisione tra favola e realtà, tra cinici imprenditori e avventurieri sognatori. Quali sono le caratteristiche utili a distinguere questa categoria di personaggi? Chi si trova nel mezzo?

• Un’altra distinzione è effettuata tra gli abitanti della superficie e quelli del sottosuolo. Questi ultimi, per esempio, sfruttano maggiormente le risorse naturali, sicuramente più ecologiche (la nave-foglia, la corrente marina). Quali altre differenze si possono notare?

• Qual è il rapporto che i personaggi mostrano di avere con l’ambiente?

• Nel film sono presenti vari tipi di popolazioni o di creature, dai minimei ai guerrieri africani. Quali sono i sentimenti che compaiono nel confronto/scontro tra le diversità? Arthur per esempio è entusiasta di conoscere un popolo leggendario, mentre il secondo è più diffidente. Rintracciare gli altri legami e compararli con la differenza cinici/sognatori.


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